Legna e Pellet

Con l’inizio della stagione termica 2025-2026, è utile fare un punto aggiornato sui costi dei principali combustibili legnosi in Italia: il pellet, la legna da ardere (legno da ardere) e il cippato. Le rilevazioni più recenti della Associazione Italiana Energie Agroforestali (AIEL) e di testate specializzate evidenziano una situazione ancora favorevole per le biomasse legnose, rispetto ai combustibili fossili, ma con alcune novità importanti rispetto agli anni precedenti.

Pellet certificato (ENplus® A1)

Secondo AIEL, a settembre 2025 il prezzo medio nazionale del pellet certificato ENplus® A1 in sacchi da 15 kg è pari a circa 5,6 €/sacco, con un incremento di circa l’8 % rispetto allo stesso periodo del 2024. energiadallegno.it+2QualEnergia.it+2
In modalità sfusa in autobotte, il prezzo medio nazionale si attesta a circa 393 €/tonnellata, con un aumento del ~15 % rispetto all’anno precedente. QualEnergia.it+2energiadallegno.it+2
In termini di costo per produrre 1 MWh di energia termica con pellet, si stima un valore di circa 79 €/MWh, contro circa 105 €/MWh per il gas naturale e 139 €/MWh per il gasolio da riscaldamento. QualEnergia.it+1

Legna da ardere

Per quanto riguarda la legna da ardere ben stagionata (classe A1), si riscontra un calo dei prezzi: la spesa stimata per produrre 1 MWh con legna secca si aggirerebbe intorno a 60 €/MWh, considerando che occorrono circa 270 kg di legna secca. QualEnergia.it+1
In dettaglio, per l’acquisto di legna in classe A1, i valori risultano in riduzione fino al -14 % rispetto al 2024; la classe A2 segna un -7 % (circa 200 €/tonnellata) e la classe B scende a circa 175 €/tonnellata. energiadallegno.it+1
In termini di spesa per un appartamento medio con consumo annuale di circa 10 MWh, la bolletta per riscaldamento a legna si aggirerebbe attorno ai 570 €, rispetto a circa 1.060 € per il gas e 1.350 € per il gasolio. Rinnovabili+1

Cippato

Il cippato rappresenta il combustibile più economico tra quelli rilevati. A settembre 2025 il prezzo medio nazionale per cippato classe A1 è circa 136 €/tonnellata (-1,3 % rispetto all’anno precedente), equivalente a ~33 €/MWh di energia. QualEnergia.it+1


Quali sono i fattori che incidono sui prezzi?

Trasporto e logistica: L’aumento dei costi per il trasporto, la disponibilità di mezzi e la distanza dal centro di produzione incidono in particolare sul pellet in consegna. In alcune zone del centro Italia, ad esempio, sono stati rilevati prezzi fino a “6,2‐6,7 €/sacco” per il pellet, circa il 10-18 % in più rispetto al dato medio. QualEnergia.it+1
Qualità del combustibile: Per la legna da ardere, la classe di qualità, la stagionatura (contenuto idrico residuo) e il confezionamento (bancali, metratura, sfusa) condizionano fortemente il costo unitario e la resa termica. energiadallegno.it+1
Domanda stagionale: All’avvicinarsi dell’inverno la domanda tende ad aumentare, il che può comportare una leggera risalita dei prezzi o dei costi di consegna, soprattutto per biocombustibili con distribuzione in zone più remote.
Qualifica e certificazioni: L’adesione a standard di qualità (es. ENplus® per pellet) e criteri di sostenibilità (ad esempio per la direttiva RED III) impattano anche i costi di filiera, che possono riflettersi sul prezzo finale. Rinnovabili+1