Negli anni ’60, ’70 e anche ’80, molte abitazioni e strutture industriali sono state dotate di canne fumarie realizzate in eternit, un materiale a base di cemento e amianto oggi vietato per la sua comprovata pericolosità per la salute umana.
Cos’è l’eternit e perché è pericoloso
L’eternit è un materiale composito composto da cemento e fibre di amianto, in particolare amianto crisotilo. È stato molto usato in edilizia per la sua leggerezza, resistenza al calore e durata nel tempo.
Tuttavia, quando l’eternit si deteriora o viene danneggiato, rilascia nell’aria fibre microscopiche di amianto, che se inalate possono causare gravi patologie come l’asbestosi, il mesotelioma pleurico e altre forme di tumore.
Per questo motivo la rimozione e lo smaltimento delle canne fumarie in eternit è regolamentata da normative molto rigide e non può essere effettuata in autonomia.
Quando è necessario intervenire
È necessario pianificare la demolizione e rimozione di una canna fumaria in eternit quando:
- È visibilmente danneggiata, crepata o sfibrata.
- Si intende ristrutturare o sostituire l’impianto fumario con uno più moderno e sicuro.
- L’edificio deve essere messo a norma o sottoposto a compravendita e si vuole evitare la presenza di materiali pericolosi.
Come avviene lo smaltimento in sicurezza
La procedura prevede diversi passaggi obbligatori, tutti da affidare ad una ditta specializzata iscritta all’albo nazionale gestori ambientali:
- Sopralluogo tecnico e pianificazione dell’intervento.
- Notifica all’ASL di competenza (di norma almeno 30 giorni prima dell’intervento, salvo situazioni di urgenza).
- Incapsulamento della canna fumaria: prima della rimozione, la superficie viene trattata con prodotti fissativi per evitare il rilascio di fibre.
- Smontaggio controllato in pezzi interi, evitando rotture.
- Imballaggio in contenitori omologati e etichettatura come rifiuto pericoloso (codice CER 17.06.05*).
- Trasporto con mezzi autorizzati in discariche abilitate al trattamento dell’amianto.
- Emissione del formulario rifiuti e certificazione di avvenuto smaltimento.
Cosa dice la normativa
Le principali normative di riferimento sono:
- D.Lgs. 81/2008, Titolo IX – Sostanze Pericolose, Capo III (amianto)
- D.M. 6 settembre 1994: misure e metodi tecnici da applicare nelle attività di bonifica
- D.Lgs. 152/2006: normativa generale sui rifiuti
- Regolamenti regionali/locali delle ARPA e delle ASL
Cosa non si può fare
È assolutamente vietato:
- Smontare o tagliare una canna fumaria in eternit senza autorizzazione.
- Rompere, frantumare o accatastare i pezzi all’aperto.
- Smaltirla nei rifiuti urbani o abbandonarla in natura.
- Far intervenire personale non formato o non iscritto all’albo.
Le sanzioni sono molto severe, sia amministrative che penali.
Quanto costa lo smaltimento
Il costo dipende da diversi fattori:
- Lunghezza e diametro della canna fumaria
- Altezza dell’edificio e difficoltà di accesso
- Quantità di materiale da rimuovere
- Eventuale necessità di ponteggi o piattaforme aeree
In media, la rimozione e smaltimento di una canna fumaria in eternit può costare tra i 600 e i 1.500 euro, ma è sempre necessario richiedere un preventivo personalizzato da una ditta certificata.
Conclusione
La presenza di una vecchia canna fumaria in eternit non è solo un problema estetico o tecnico, ma soprattutto una questione di salute pubblica e di conformità normativa.
Non improvvisare. Affidati a professionisti specializzati. Una rimozione eseguita a norma ti mette al riparo da rischi sanitari, legali e ambientali.
